Nuovo presidente Corecom, determinanti i voti dei 5 Stelle
www.liguria.bizjournal.it 24 luglio 2018
Per legge chi compone questo organismo deve essere indipendente dai partiti Sono state necessarie tre votazioni in aula per eleggere il nuovo presidente del Corecom, l’organismo con funzioni di governo, garanzia, controllo e consulenza in materia di comunicazione in ambito regionale, nonché organo funzionale dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Alla fine, nonostante le polemiche dell’opposizione e, a quanto pare, qualche indecisione in maggioranza, è stato eletto Vinicio Tofi, avvocato, sino a poche settimane fa segretario della Lega di Sanremo. Determinanti i voti del Movimento 5 Stelle.
Scatenata l’opposizione, a partire dal Pd, che affida il commento a una nota: “Dopo che la maggioranza ha fatto mancare un voto sul presidente alla prima votazione in aula ed è andata a vuoto sulla seconda Tofi è stato eletto presidente del Corecom, organo terzo, chiamato a verificare il rispetto della par condicio tra le forze politiche nei media locali, anche in campagna elettorale. La legge istitutiva del Corecom dice che chi compone questo organismo deve essere indipendente dai partiti.
Il Pd della Regione Liguria invita a guardare le foto del profilo Facebook di Tofi, in cui campeggiano bandiere della Lega e inviti ad andare a Pontida, “per capire che questo presidente non ha tali caratteristiche di imparzialità e indipendenza della politica, visto che fino a pochi giorni fa era un segretario di partito. Quindi si viola la legge, che è molto chiara su questo punto”.
Il voto di oggi, secondo il Pd, è un grave gesto di occupazione di un organo di garanzia. “Alla presidenza del Corecom, quando il centrosinistra governava la Regione Liguria, venne nominato l’avvocato Benedetti, ora indicato dal Movimento 5 Stelle al Csm a riprova che esistono tecnici super partes”.
La critica è rivolta soprattutto ai 5 Stelle: “Erano i paladini della trasparenza contro gli inciuci, apparentemente disinteressati agli incarichi, oggi hanno votato un leghista al vertice del Corecom solo per ottenere un proprio rappresentante all’interno di questo organismo. Uno scambio di voti da Prima Repubblica. È il primo segnale concreto della Legastella in Liguria”.
Anche i consiglieri di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria tuonano: «Il gruppo M5S al completo segue pedissequamente i diktat della Lega – dicono Gianni Pastorino e Francesco Battistini – oggi la maggioranza si è allargata ulteriormente ed è andata in frantumi la tanto decantata “onestà” dei grillini, che pur di far eleggere al Corecom la propria candidata, convergono su Vinicio Tofi. Con questo esito, oggi in consiglio regionale è stato sancito definitivamente l’ingresso in maggioranza del Movimento 5 Stelle».
Il Movimento 5 Stelle ribatte in una nota: “Per legge è necessaria una convergenza nella votazione tra i membri della maggioranza e della minoranza in consiglio regionale. I componenti del Corecom possono essere eletti solo con i 2/3 dell’intero consiglio. Prima del passaggio in aula c’è stato un passaggio in commissione, dove gli uffici hanno garantito la piena idoneità alla candidatura di tutte le nomine. Chi oggi grida al lupo, si nasconde dietro un dito (con poco stile) e manifesta la propria delusione per non aver saputo proporre una candidatura più convincente”.
Il componente proposto dai 5 Stelle è avvocato, dottore di ricerca e giornalista pubblicista, Leda Rita Corrado (1979), prima donna eletta al Corecom in Regione Liguria da quando esiste questo istituto. “Ricordiamo – spiegano i 5 Stelle – che chi solleva polemiche, poco tempo fa aveva proposto ed eletto come presidente del Corecom una figura, quella di Lino Serafini, che non aveva mai lasciato l’incarico politico che ne sanciva l’assoluta incompatibilità con il ruolo, e che provvide a farlo, risanando così finalmente la sua condizione di incompatibilità, solo anni dopo la sua nomina. Quindi, invece di mettere gli uffici regionali in difficoltà, mettendo in dubbio il loro operato nel garantire la compatibilità delle nomine proposte, farebbero meglio a guardarsi allo specchio e a non dimenticare il loro recente passato”.