La Corte dei Conti critica la gestione dell’8 per mille
Comunicato stampa del 2 novembre 2015 – Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato
Destinazione e gestione dell’8 per mille: le misure consequenziali finalizzate alla rimozione delle disfunzioni rilevate.
(delib. n. 8/2015/G, pres. D’Auria, rel. Mezzera).
La relazione ha rilevato una serie di criticità nella gestione dell’istituto, quali: il meccanismo che permette ai beneficiari di ricevere più dalla quota indistinta destinata ai possibili beneficiari che non dalle precise scelte dei contribuenti; la rilevanza dei contributi, che ha superato ampiamente il miliardo di euro per anno; la scarsa pubblicità dell’ammontare delle risorse erogate ai beneficiari; il rilevante ricorso delle confessioni religiose alle campagne pubblicitarie; il rischio di discriminazione nei confronti di confessioni non firmatarie di accordi; l’assenza di controlli indipendenti sulla gestione dei fondi; la carenza di controlli sugli intermediari delle dichiarazioni dei redditi; lo scarso interesse dello Stato per la quota di propria competenza, essendo l’unico competitore che non sensibilizza l’opinione pubblica sulle proprie attività e che non promuove i propri progetti. Le somme disponibili vengono talvolta destinate a finalità diverse anche antitetiche alla volontà dei contribuenti.
La Corte nel sollecitare anche approfondimenti sulla attività intrapresa dall’Agenzia delle entrate per il monitoraggio sugli intermediari, dà atto del miglioramento nella divulgazione dei dati da parte delle amministrazioni coinvolte e constata un ulteriore rallentamento nell’attribuzione delle risorse di competenza statale.
Corte dei conti
Ufficio stampa
(fonte www.corteconti.it)