L’evoluzione del sistema tributario nell’Italia repubblicana: dall’obbedienza fiscale al nuovo Statuto dei diritti del contribuente (Genova, 11 aprile 2018)
Conversazioni tributarie
L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA TRIBUTARIO NELL’ITALIA REPUBBLICANA: DALL’OBBEDIENZA FISCALE AL NUOVO STATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE.
Una testimonianza su corsi e ricorsi storici per leggere l’attualità.
In margine a “Una storia fiscale dell’Italia repubblicana” (*)
di Gianni Marongiu
Mercoledì 11 aprile 2018
ore 15.00 – 17.00
Ordine degli Avvocati di Genova
Centro Cultura, Formazione e Attività Forensi – Aula Convegni
Via XII Ottobre 3 – II piano
( Indirizzi di saluto )
Avv. Alessandro VACCARO
Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Genova
Dott. Paolo RAVA’
Presidente Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Genova
Avv. Emiliano CERISOLI
Presidente AIGA – Associazione Italiana Giovani Avvocati – sezione di Genova
( Introduzione )
Avv. Leda Rita CORRADO
Consigliere AIGA – Associazione Italiana Giovani Avvocati – sezione di Genova
Associato ANTI – Associazione Nazionale Tributaristi Italiani
( Relatore )
Prof. Avv. Gianni MARONGIU – Professore emerito di Diritto finanziario presso l’Università degli Studi di Genova, Presidente emerito ANTI – Associazione Nazionale Tributaristi Italiani
Avvocato cassazionista, è professore emerito di Diritto finanziario all’Università degli studi di Genova. È stato professore ordinario di Scienza delle finanze, Diritto finanziario e Diritto tributario nelle università di Genova e Trieste e all’Università Commerciale Luigi Bocconi.
È presidente emerito di ANTI – Associazione Nazionale Tributaristi Italiani.
Deputato nella XIII Legislatura dal 1996 al 2011, è stato Sottosegretario alle Finanze nel primo governo Prodi (1996-1998).
Padre nobile dello Statuto dei diritti del contribuente, ha collaborato e collabora alle principali riviste di diritto tributario. È autore di centinaia di libri, articoli, commenti a sentenze in materia tributaria e di storia ed evoluzione dei sistemi tributari.
Agli studi giuridici ha sempre accompagnato l’interesse per la storia del fisco dell’Italia unita, non limitandosi ad analizzare la disciplina sotto il profilo esegetico e tecnico-professionale, ma considerando il ruolo centrale dei tributi nel misurare l’equità degli assetti socio-economici, il consenso alle istituzioni e l’equilibrio tra i fini proclamati e i mezzi predisposti. Una migliore conoscenza di questa storia e dell’impegno profuso dalle diverse generazioni può contribuire a irrobustire una coscienza fiscale, oggi in Italia molto flebile. Fra i suoi numerosi scritti sulla storia del fisco italiano post unitario si segnalano: “Alle radici dell’ordinamento tributario italiano” (Cedam, 1988), “La tassa sul macinato” (Cedam, 1992), “I fondamenti costituzionali dell’imposizione tributaria” (Giappichelli, 1991 e 1995), “Luigi Einaudi” (ECIG, 1993), “Storia del fisco in Italia: La politica fiscale della Sinistra storica (1876-1896)” (Einaudi, 1995), “La politica fiscale nella crisi di fine secolo” (1896-1901)” (Archivio Izzi, 2002), “La politica fiscale nell’età giolittiana” (Leo S. Olschki, 2015), “Ezio Vanoni. Ministro delle finanze” (Giappichelli, 2016).
2 CREDITI FORMATIVI
L’evento è accreditato ai fini della formazione professionale continua presso l’Ordine degli Avvocati di Genova, l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Genova e l’Ordine dei Giornalisti della Liguria.
ISCRIZIONE GRATUITA
L’iscrizione dovrà essere effettuata secondo le seguenti modalità:
- per gli iscritti alle categorie ordinistiche, consultare le rispettive piattaforme istituzionali;
- per gli altri interessati, contattare il seguente indirizzo e-mail info@aigagenova.it.
(*) “Una storia fiscale dell’Italia repubblicana” di Gianni Marongiu (Giappichelli, 2017) – ABSTRACT
Tenere insieme una democrazia parlando solo di diritti è una impresa difficile e rischiosa perché questa aspirazione presuppone una continua crescita economica che, invece, può essere influenzata anche da fattori ingovernabili da ogni singola comunità nazionale. Ebbene, ripercorrendo la storia qui narrata, emerge che non sempre si comprese, e si fece comprendere, che lo sviluppo e il benessere individuali, pur rimanendo obiettivi importanti, non sono sufficienti per il buon governo di una società democratica, perché non ci può essere libertà senza responsabilità, né diritti senza doveri.