Dalle “cartelle mute” agli atti impositivi muti? (nota a Corte Cost. 58/2009)
L’indicazione del responsabile del procedimento sulle cartelle esattoriali ha innescato la consueta catena di equivoci dovuta alla mancanza di teorie diffuse e condivise sulla tassazione. Una Commissione tributaria impostò «alla rovescia» una questione di costituzionalità, che su questa stessa base fu respinta dal giudice delle leggi, allarmando le istituzioni fiscali, che si fecero quindi promotrici di una modifica relativa solo alle iscrizioni a ruolo, con effetto indirettamente retroattivo.
Quest’ultimo fu sottoposto a giudizio di costituzionalità, risolto su presupposti inversi a quelli della precedente sentenza, escludendo cioè che l’omessa indicazione del responsabile comporti alcuna nullità. Potremmo quindi passare, se così fosse, dalle cartelle mute agli «accertamenti muti».
(Corte Cost. 27 febbraio 2009, n. 58)
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