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Corecom Liguria, il candidato della Lega passa coi voti del M5S

www.telenord.it 24 luglio 2018

Vinicio Tofi è il nuovo presidente regionale del Corecom. L’ex segretario della Lega di Sanremo è stato eletto al vertice dell’organo di garanzia della Regione Liguria grazie all’appoggio esterno del Movimento 5 Stelle. Il via libera è arrivato dopo la terza votazione a scrutinio segreto con 21 preferenze, il minimo previsto dalla legge che impone la maggioranza dei due terzi. Entrano come componenti Massimo Ansaldo, proposto da Forza Italia, in quota alla maggioranza, e Leda Rita Corrado, sostenuta dal Movimento 5 Stelle, per la minoranza.

Una nomina condita da polemiche e incidenti di percorso. Tofi, scelto dal presidente del consiglio regionale Alessandro Piana e dal governatore Giovanni Toti, ha abbandonato l’incarico di partito meno di un mese fa, mentre la norma imporrebbe un candidato imparziale e indipendente dalla politica. A vuoto il primo scrutinio, in cui Tofi ha ottenuto 20 voti. Invalidata anche la seconda votazione per un’irregolarità delle schede.

“C’è stata una convergenza anche perché era necessario garantire la funzionalità del Corecom – ha dichiarato Alice Salvatore, consigliera pentastellata -. C’è stato comunque un passaggio in commissione dove gli uffici hanno garantito la candidabilità di tutti i nomi proposti. Convergenze di governo? Sono solo speculazioni, in questo caso è necessaria una convergenza”. “Questo è il regolamento, per forza di cose si doveva attingere ai voti della maggioranza. La vera notizia è che la minoranza non ha saputo esprimere un candidato unitario”, aggiunge il leghista Franco Senarega.

Polemiche, invece, da parte del centrosinistra. “Oggi hanno scritto una pagina nera del Consiglio regionale. Il Corecom deve verificare la par condicio durante le elezioni, tant’è che l’articolo 3 prevede espressamente che i membri diano garanzie di indipendenze – spiega Giovanni Lunardon del Pd -. È uno sfregio alla legge e uno schiaffo in faccia alle minoranze. I Cinque Stelle, dopo aver gridato onestà e trasparenza, per prendere un posto nel consiglio del Corecom hanno votato con la Lega”. Duro il commento di Gianni Pastorino (Rete a Sinistra): “L’accordo sancisce l’entrata in maggioranza del M5s. La Lega ha imposto a Forza Italia l’occupazione per mano militare delle poltrone. È una storia triste, ma ormai il M5s di pelli ne ha cambiate già da tempo”.