Cautele contro le esenzioni di dividendi esteri: perché cambiare da “corrisposti” a “provenienti”?
Un correttivo all’esenzione indiscriminata dei dividendi di fonte estera è la provenienza, che non deve essere da Paesi «blacklisted». In precedenza, la legislazione faceva riferimento alla corresponsione da Paesi «blacklisted». La modifica, finalizzata ad evitare l’interposizione di società ubicate in Paesi a fiscalità ordinaria, che fungerebbero sostanzialmente da «conduits», non è però un motivo per scomporre l’utile della società erogante, costruendo una filiera di conti economici virtuali, in funzione della materiale tassazione effettiva dei vari cespiti.
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