201404.21
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Cass., sez. trib., 13 marzo 2014 (ord.), n. 5808 (massima)

Con l’ordinanza n. 5808 del 2014 la Sezione Tributaria della Corte di Cassazione ha rimesso alla Corte di Giustizia dell’Unione europea una questione pregiudiziale concernente l’interpretazione del regolamento (CE) n. 1047/2001 della Commissione del 30 maggio 2001, che istituisce un regime di titoli d’importazione e di certificati d’origine e fissa le modalità di gestione dei contingenti tariffari per l’importazione di aglio dai paesi terzi, e del regolamento (CE, AURATOM), n. 2988/95 del Consiglio del 18 dicembre 1995, relativo alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità: la Suprema Corte chiede se configuri abuso del diritto la condotta dell’operatore commerciale comunitario (A) il quale, non disponendo di un titolo d’importazione o avendo esaurito la propria quota di contingente, acquisti determinate partite di merce da un secondo operatore commerciale comunitario (B), che a sua volta le abbia acquistate da un terzo operatore commerciale comunitario (C), dotato dei requisiti richiesti per l’ottenimento del dazio agevolato nell’ambito del contingente tariffario, qualora non vi sia stato alcun trasferimento del titolo d’importazione e le merci siano state cedute a fronte di una remunerazione di importo inferiore a quello del dazio specifico per importazioni fuori contingente.