Nel ricordo del Professor Gianni Marongiu
“Non ci può essere libertà senza responsabilità, né diritti senza doveri”.
AIGA Genova si unisce all’unanime cordoglio per la scomparsa del Professor Marongiu e – nel giorno in cui il nostro Foro ha potuto porgergli l’ultimo saluto – ne ricorda con affetto le doti professionali, scientifiche e umane.
Maestro del Diritto Tributario amato da generazioni di giuristi genovesi, il Professor Marongiu ha rappresentato non soltanto una guida autorevole per tutti i tributaristi italiani, ma anche un punto di riferimento indiscusso per l’ordine forense e per l’intera comunità scientifica e civile nazionale.
Negli ultimi anni il Professor Marongiu ci ha onorato con la Sua prestigiosa partecipazione all’attività formativa organizzata da AIGA Genova con interventi arguti e, al contempo, puntati da pause di fine umorismo.
Nell’incontro dell’11 aprile 2018 ci ha presentato “Una storia fiscale dell’Italia repubblicana” (Giappichelli, 2017), uno dei suoi numerosi scritti sulla storia del Fisco italiano post unitario: ripercorrendo l’evoluzione del sistema tributario nell’Italia repubblicana dall’epoca della obbedienza fiscale alle più recenti proposte dottrinali per un nuovo “Statuto dei diritti del contribuente”, ci ha offerto non soltanto una autorevole testimonianza su corsi e ricorsi storici, ma anche uno utile strumento per una consapevole lettura dell’attualità.
Ha dato un deciso contributo al successo del convegno organizzato dal Centro di diritto Penale Tributario in collaborazione con AIGA Genova guidando e commentando i lavori dei relatori sui temi attuali di diritto penale tributario svoltisi il 15 giugno 2018 presso il Salone di Rappresentanza di Banca Carige.
Ed ancora nel seminario del 6 dicembre 2019 organizzato da AIGA Genova con la Sezione Liguria di ANTI – Associazione Nazionale Tributaristi Italiani ha approfondito le questioni teoriche e pratiche sottese alla disciplina contenuta nella legge 27 luglio 2000, n. 212 (recante “Disposizioni in materia di Statuto dei Diritti del Contribuente”) alla luce degli approdi ermeneutici cui è giunta la giurisprudenza negli ultimi anni.
Nel corso dell’ultimo convegno in cui abbiamo avuto occasione di ospitarlo, quello del 6 novembre 2020, in un dialogo a tre voci con il Professor Gaetano Ragucci e con il Senatore Giorgio Benvenuto il Professor Marongiu ha presentato le quattro proposte di modifica della legge 27 luglio 2000, n. 212 (recante “Disposizioni in materia di Statuto dei Diritti del Contribuente”) elaborate in seno ad ANTI – Associazione Nazionale Tributaristi Italiani.
Grazie Professore, per averci onorato del Suo prezioso esempio.
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Gianni Marongiu, nato a Torino nel 1937, è cresciuto a Genova, prima studente del Liceo Classico Statale “Andrea D’Oria”, poi allievo e collega del Professor Victor Uckmar.
Avvocato cassazionista, ha contribuito alla politica forense partecipando alle attività dell’Ordine degli Avvocati di Genova quale consigliere.
Raffinato e fecondo cultore degli studi in ambito tributario, è stato professore emerito di Diritto finanziario all’Università degli studi di Genova e professore ordinario di Scienza delle finanze, Diritto finanziario e Diritto tributario nelle università di Genova e Trieste e all’Università Commerciale Luigi Bocconi.
Ha contribuito al dibattito scientifico tra gli studiosi della materia fiscale anche come presidente – nazionale prima, emerito poi – di ANTI – Associazione Nazionale Tributaristi Italiani.
Ha declinato il proprio impegno civile ed istituzionale nello svolgimento delle funzioni pubbliche di consigliere del Comune di Genova prima, poi di deputato nella XIII Legislatura (1996-2011) ed infine di Sottosegretario alle Finanze nel primo governo Prodi (1996-1998).
Padre nobile del cosiddetto “Statuto dei diritti del contribuente”, ha collaborato alle principali riviste di diritto tributario come autore di centinaia di libri, articoli, commenti a sentenze in materia tributaria.
Agli studi giuridici ha sempre accompagnato l’interesse per la storia del Fisco dell’Italia unita, non limitandosi ad analizzare la disciplina sotto il profilo esegetico e tecnico-professionale, ma considerando il ruolo centrale dei tributi nel misurare l’equità degli assetti socio-economici, il consenso alle istituzioni e l’equilibrio tra i fini proclamati e i mezzi predisposti. Consentendo una migliore conoscenza di questa storia e dell’impegno profuso dalle diverse generazioni, ha contribuito a irrobustire una coscienza fiscale, oggi in Italia invero molto flebile. Fra i suoi numerosi scritti sulla storia del Fisco italiano post unitario si segnalano: “Alle radici dell’ordinamento tributario italiano” (Cedam, 1988), “La tassa sul macinato” (Cedam, 1992), “I fondamenti costituzionali dell’imposizione tributaria” (Giappichelli, 1991 e 1995), “Luigi Einaudi” (ECIG, 1993), “Storia del fisco in Italia: La politica fiscale della Sinistra storica (1876-1896)” (Einaudi, 1995), “La politica fiscale nella crisi di fine secolo” (1896-1901)” (Archivio Izzi, 2002), “La politica fiscale nell’età giolittiana” (Leo S. Olschki, 2015), “Ezio Vanoni. Ministro delle finanze” (Giappichelli, 2016), “Una storia fiscale dell’Italia repubblicana” (Giappichelli, 2017), “Il fisco e il fascismo” (Giappichelli, 2020).